Dire social network non significa dire facebook, come molti credono. Il problema è che facebook è partito per essere il punto d’incontro tra studenti universitari che per ovvie ragioni si sarebbero poi persi di vista, invece è diventato un fenomeno di massa che è sfuggito persino dalle mani del suo creatore. Dal semplice contatto si è passati alla condivisione totale di vite, in cui ognuno inconsciamente mette a nudo la propria realtà quotidiana. Anche le aziende, oggi non possono più non avere un profilo facebook, ma molto spesso, come si diceva nei post precedenti, sarebbe il caso che i social network fossero ben distinti e ognuno con dei target di riferimento ben precisi. Questo è il caso di FLUBES, il social dedicato agli sportivi. Un’idea nata da un italiano che ha voluto creare una piattaforma per prenotare e organizzare partite di calcetto. Bhè, ha già raggiunto i 100.000 iscritti e il punto chiave è vivere la partita prima e dopo averla giocata: prima organizzando, invitando giocatori, pianicficando le formazione e poi stilando le pagelle e i voti dei giocatori.